Poesia Canzone primaverile di Federico Garcia Lorca (Primavera)
I
Escono allegri i bambini dalla scuola, lanciando nell'aria tiepida d'aprile tenere canzoni. Quanta allegria nel profondo silenzio della stradina! Un silenzio fatto a pezzi da risa d'argento nuovo.
II
Vado pel cammino della sera, tra i fiori dell'orto, lasciando sulla strada l'acqua della mia tristezza. Sul monte solitario un cimitero di paese sembra un campo seminato di semi di teschi. E sono fioriti cipressi come teste giganti che con orbite vuote e chiome verdognole pensosi e dolenti l'orizzonte contemplano. Divino aprile, che vieni carico di sole e di essenze, colma di nidi d'oro i teschi fioriti!