Poesia La Festa di Qualcosa di Luciano Lombardo (Amore)
Veniva tra le mani con spine selvagge e i capelli rossi sconfinavano in efelidi andanti, come a piacer del sole. Mise una spezia nel mio pane caldo mentre la festa cresceva al di là del muro e gli asini aspettavano sotto gli alberi. E' cosi strano essere innamorati e rotolarsi nell'erba, che in bellezza segna la via del gioco, tanto da far ridere i bambini che strillano chiamando per nome i fiori aiutati dalla luna. Si alzò e mi portò a ballare tra le fioche luci del naviglio con le mani strette alla mia vita che non vedendo altro cadde su una gobba di sale, e lasciai che ridesse come si ride per sazietà di vino e calore, fino a che la pelle fu un letto d'amore senza tempo.