Poesia Nella notte di Natale di Sant Ambrogio (Natale)

Ascolta, tu che governi Israele,
che siedi sopra i cherubini;
compari in faccia ad Efraim, scuoti
la tua potenza, e vieni.

Vieni, redentore dei popoli,
vanta il parto da vergine;
ne stupisca ogni tempo:
parto che si conviene a Dio.

Non da seme maschile
ma per mistico fiato
si è fatto carne il Verbo di Dio
e il frutto del ventre è fiorito.

Il grembo della vergine si gonfia:
chiostro permane di pudore.
Delle virtù risplendono i vessilli:
in quel tempio si agita Dio.

Dal suo talamo venga,
regale sala del pudore,
il gigante di duplice natura
per correre animoso la sua strada:

l'uscita sua dal Padre,
il suo ritorno al Padre,
la corsa fino agli inferi,
e il suo ritorno alla divina sede.

Uguale al sommo Padre
recingiti col trionfo della carne
tu che rafforzi di valore eterno
le debolezze della nostra carne.

Già splende il tuo presepe
e la notte respira la sua luce,
che tenebra nessuna offuschi mai
e d'incessante fede possa splendere.

<< Poesia Precedente | Poesia Successiva >>
<< S.Ambrogio | Natale >>

Poesie S.Ambrogio

tutte le Poesie di S.Ambrogio

Poesie Natale

Buon Natale

Alda Merini, Natale

Commenta, Vota, Condividi la Poesia di Alda Merini

Natale 1989

Alda Merini, Natale

Il Natale

Gerardo Tramontano, Natale

Commenta, Vota, Condividi la Poesia di Gerardo Tramontano

A Gesu' bambino

Umberto Saba, Natale

Commenta, Vota, Condividi la Poesia di Umberto Saba

tutte le Poesie su Natale

Cerca Aforismi

Testo:
Autore:
Categoria:

Un Aforisma al Giorno

Traduzione De Bello Gallico

Traduzione Italiano-Latino
Traduzione Latino-Italiano

eMail:
*Accetto():** Trattamento Informativa Dati
Cancellati
Facendo click su Registrati, accetti le nostre condizioni sul trattamento dati, l'informativa è a fondo pagina non facciamo spam, non facciamo pubblicità.