Poesia Poesia del Bambino di Manlio Martorana (Bambini)
Com'è triste guardare l'allungarsi del bambino, da brioso, a poco a poco, riflessivo. I giochi abbandonati nell' eternità d' una soffitta, e la polvere, che come i vermi sui cadaveri li monta. Com'è triste il bambino che s'accresce frettoloso, gli occhi si riducono di pari passo allo stupore, le ginocchia sbucciate si fanno crosta, orma nell'oblìo, ricordo smarrito. Com'è triste il tempo che dà malizia ad ogni dito, che la notte s'accuccia sulle camerette del cosmo e saccheggia l'incanto per un batuffolo di neve, per la delizia d'un candito. Com'è triste il bambino che è cresciuto.