Dalla cima io vi osservo, l'ultimo calice versato, non rimane che stupore. E non abbiamo terra, non abbiam paese, musici di Dio e Mammona, bardi in esilio che di lingua non loro declaman versi. Il cosmo è un semicerchio che io sotterro, una nuvola di tulle nella trama degli eventi; bimbo mi muovevo a testa bassa, ho ancora tracce di saliva sulla bocca e non son che un'ombra, un gatto che sbadiglia, dai suoi occhi, sì, vi osservo e non rimane che stupore.