Poesia 15 ottobre 2011 di Gennaro Nunziante (Politica)
Nel fumo, appostato, aspetto la vittima : dovrà avere testa rotonda e baffi e il manganello bagnato dal nostro sangue, io non avrò pietà sono stato indotto ad aprirgli la testa dall'aria che si respira a casa dal ventisette in poi paghiamo i debiti del mese prima, per una settimana si mangiucchia, per la restante parte del mese facciamo debiti che, fin quando sarà possibile, pagheremo il mese successivo... l'estintore, unica arma a buon mercato e facilmente rinvenibile in loco, è l'unico argomento che può difenderci dall'usura di stato. Questa non è la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima. "Carlo vive!" è la scritta che campeggia sul portellone del blindato dei carabinieri che va a fuoco ha fatto il giro del mondo, quella scritta, invece, è impressa nel cuore di tutti noi e scomparirà, solo, con la nostra morte. Ora dateci il tempo di lanciarci nella lotta, di farci lambire e toccare dalla fiamme, di lanciare estintori per non spegnere a per alimentare la lotta. Io con l'inferno alla porta ci vivo, il fuoco non mi fa paura, io ci sarò sempre!