Poesia Edera primaverile di Gabriele D'Annunzio (Primavera)
Le edere rigerminanti salivano pel vecchio muro scrostato con un impeto di giovinezza; si attorcigliavano alle travi della tettoia come a tronchi vivi; coprivano i mattoni vermigli d'una tenda di piccole foglie cuoiose, lucide, simili a laminette di smalto; assaltavano le tegole allegre di nidi: vecchi e nuovi nidi già cinguettanti di rondini in amore.