Poesia Ancora un lustro e avremo la stessa età... di Giuseppe Gibilisco (Ricordo)
Ancora un lustro e avremo la stessa età. Verranno altri anni (se il caso lo vorrà) a sfogliarmi impietosamente, anni che lasceranno indenni i tuoi cinquantott'anni.
L'inverno s'insinuerà nelle mie ossa e contro i fortilizi diroccati ogni brezza tenderà il suo arco. S'ammasseranno foglie rinsecchite torno torno ai miei passi stenti e gli anni frusti mi negheranno tutto ciò che artatamente ci distrae dalle paure e fuga il pensiero ossessivo della morte.
M'accuccerò sotto i piedi dei ricordi, ma la memoria - tormento ma pure passatempo -, la memoria vacillerà intrecciando fatti, tempi e luoghi disordinatamente. E morirò ancora prima di morire, sepolto sotto i ruderi di un passato indistinguibile. E al contrario della tua, inattesa, tumultuosa. la mia morte non sarà un duro evento, ma una data, semplicemente da annotare sui registri dell'anagrafe, padre che sei ancora nei cieli della memoria.